Lo Scantastorie

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Per questo progetto ci siamo ispirati al vero teatro medievale, di strada, di piazza: il Cantastorie.

Erede di giullari, trovatori e menestrelli, andava di paese in paese, di piazza in piazza, di mercato in mercato, a raccontare storie, vere o meno, leggendarie, inventate, sentite magari da qualcun altro, aggiungendo fantasia, comicità, drammaticità.

Noi riprendiamo questa tradizione medievale (datata a partire dall’XII secolo) dando un tocco ironico e surreale in più, infatti abbiamo aggiunto una S a cantastorie: lo ‘Scantastorie’, un solo attore con la volontà di far impazzire di risate il pubblico e tenerlo vivo per tutto il racconto con parole, gesti, canti, improvvisazioni…

Racconterà brevi storie medievali, novelle tramandate da Geoffrey Chaucer, Tommaso d’Aquino, Boccaccio, Cecco Angiolieri, Francois Villon, Andrea da Barberino, Dante Alighieri, …ecc…, su una postazione fissa, oppure girando tra il pubblico per poi però fermarsi sempre in un posto fisso.

La durata per ogni racconto è di circa 15 minuti, possibilità di coprire fino a 2/2:30 ore, con 5/6 racconti (o lo stesso racconto), comprese le pause tra uno e l’altro, nella stessa o in diverse postazioni della manifestazione.

In repertorio: La Parpaja topola; Il santo Graal; Bertoldo e Bertoldino; Il somaro; Novelle di Boccaccio; Il re sciocco; Il marchese di Carabas; Robin Hood, ladro buono; Il Guerrin Meschino.

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